Il big match che tutti attendevano, una sfida sentita da tutti, da Milano a Napoli, una sola squadra in campo, il Milan. I rossoneri vincono, anzi stravincono la sfida contro il Napoli, allungando a 5 le lunghezze dalla seconda in classifica, diventata ora l’Inter, a 11 partite dalla fine. Milan superficiale nel primo tempo quanto cinico nella ripresa, Napoli praticamente mai in partita. Al 10° minuto Ibra spaventa De Sanctis con un destro al volo sopra la traversa; poco dopo Hamsik risponde con un destro dalla distanza, fuori alla destra di Abbiati. La partita del Napoli finisce praticamente qui: Mascara non è Lavezzi, Cavani sembra spaesato, gli esterni Dossena e Maggio troppo imprecisi. Altra roba il Milan: se Ibra, Pato e Robinho sono troppe volte frettolosi nelle conclusioni, Flamini, Van Bommel e Gattuso creano a centrocampo una diga insuperabile. Al 22° proprio il capitano rossonero cerca la gloria personale, ma il suo destro termina alto. Al 40° è Pato a creare l’ultimo brivido del primo tempo, il suo sinistro a portiere battuto viene però respinto sulla linea da Aronica.

Nella ripresa è tutto un altro Milan. Lo si capisce già dai primi minuti, i rossoneri pressano, il Napoli è in affanno. Dopo 4 minuti un’ingenuità di Aronica spiana la strada al Milan: il difensore partenopeo si oppone a un colpo di testa di Pato con il braccio troppo alto perchè l’arbitro non veda; calcio di rigore e Ibrahimovic non perdona: 1 a 0. Il Napoli accusa il colpo, il Milan sfiora più volte il raddoppio, ma De Sanctis è prodigioso prima su Pato, poi su Robinho. Preludio al gol che arriva al 77°: Ibra lancia Pato sulla sinistra, sguardo a centro area e sinistro sotto misura del neo-entrato Boateng: 2 a 0, La partita si conclude ufficialmente due minuti più tardi con un contropiede devastante del “papero” che, giunto al limite dell’area, piazza il pallone nel sette: 3 a 0.