L’Inter parte per Londra con i cerotti ma convinta di portare a casa la qualificazione. Il rientro di Pandev toglie a Coutinho la maglia da titolare e le assenze di Cambiasso, Motta, Stamkovic e Mariga danno a Muntari l’occasione di mettersi in mostra davanti alla sua futura squadra.
I ritmi sono alti fin dal primo minuto di gioco e l’Inter è subito in difficoltà , nessun giocatore neroazzurro è infatti in grado di contrastare la velocità di Bale sulla sinistra dove uno spentissimo Maicon viene saltato con facilità e regolarità dal missile gallese. Altri grattacapi per la Lucio e compagni li da l’altezza di Crouch, in grado di arrivare su tutti i campanili alzati dagli Spurs.
La squadra di Benitez è senza idee, Pandev e Biabiany non attaccano ne difendono, Muntari in mezzo è spaesato e impreciso e Sneijder ed Eto’o sono braccatissimi dalla difesa avversaria. Il risultato è un completo disastro, doppio vantaggio Spurs e nessuna occasione realmente pericolosa per i campioni d’Europa.
Benitez perde anche Muntari e butta nella mischia Obiarah direttamente dalla primavera. Quando è il turno di Coutinho per Biabiany e Milito per Pandev il gioco dell’Inter cambia e l’argentino è più pericoloso in 10 minuti di quanto i due titolari lo siano stati in 80.
Nota a margine per Samuel Eto’o; il suo guizzo vale 9 minuti di speranza, quelli che precedono il gol del 3 a 1, e serve solo a confermare la dipendenza dell’Inter dal suo cannoniere (in Champions 7 gol in 4 match).