Oscar Washington Tabarez, questo il nome dell’uomo che dopo quarantanni riporta la Celeste in una Semifinale dei campionati del mondo. L’allenatore ex Milan era uno dei più scricchiolanti prima dell’inizio del Mondiale a causa delle sue scelte, in particolare quella di affidare la difesa della porta a Muslera. Ora viene incensanto in patria ed il portiere della Lazio è il protagonista assoluto del quarto di finale contro il Ghana grazie ai ripetuti salvataggi compiuti nei tempi regolamentari e i due rigori parati. Di fronte c’era il Ghana, ultima squadra rimasta della spedizione africana, che aveva il supporto di un intero continente e non solo. Il cammino dei “Black stars” si interrompe qui nonostante l’inizio della gara sembrava promettere con Muntari che al 47′ portava in vantaggio i suoi con un sinistro da 35 metri che si insacca nell’angolo basso. La reazione dell’Uruguay è veemente e porta al pareggio meritato firmato Diego Forlan che decide di calciare direttamente in porta una punizione defilata sorprendendo il portiere Kingson. 1-1 e partita ai supplementari. Il Ghana attacca e tenta in tutti i modi la vittoria inserendo anche Adiyiah per Muntari. La mossa sembra azzeccata perchè l’Uruguay è sulle gambe e proprio il giovane attaccante del Milan, all’ultimo minuto dei supplementari, colpisce di testa a botta sicura. Muslera è battuto ma tra il pallone e la rete si frappone Suarez che “para” con le mani provocando il rigore e la sua espulsione. Dal dischetto tocca a Gyan che ha l’occasione più ghiotta della sua carriera. L’attaccante del Rennes prende la mira e poi esplode un destro che colpisce la traversa.
Si va ai rigori con i segnali che fanno chiaramente pendere la bilancia in favore dell’Uruguay. Infatti Muslera diventa si trasforma in Superman per scrivere la storia e para il rigore di Mensah prima e di Adiyiah poi. La parola fine viene scritta da Abreu che si inventa un pallonetto “sgraziato” ma efficace e che porta la Celeste in Semifinale.