Non sarà l’allenatore migliore del pianeta Pep Guardiola ma allena una squadra che di terrestre ha ben poco. I blaugrana demoliscono i Real nella parata di stelle del Camp Nou, erano infatti ben 10 i pretendenti al Pallone d’Oro in campo. Mourinho è costretto a rinunciare ad Higuain, sostituito da Benzeme mentre il Barcellona si presenta con la formazione tipo. Difficile raccontare una partita che non esiste perchè Messi e compagni la ammazzano dal primo all’ultimo minuto. Passano solo 10 minuti, tra l’altro di totale possesso rossoblu, ed il Barca  è in vantaggio grazie al gol di Xavi innescato da Iniesta. 1-0 e palla al centro ma passano altri 8 minuti e Pedro fa 2-0 sfruttando il cross di uno scatenato Villa. Il primo tempo del Real è tutto in uno spintone di Ronaldo a Guardiola, reo di aver ritardato la rimessa in gioco delle Merengue. Mourinho è in balia di eventi inaspettati e a lui sconosciuti. La strigliata ai sui nello spogliatoio porta alla sostituzione di un inguardabile Ozil per far spazio a Diarra. Questa volta però la rabbia con cui rientra in campo la sua squadra non è quella sperata dal tecnico portoghese e così la recita catalana può continuare. Ragnatele di passaggi esclusivamente di prima condite da colpi di tacco e no-look. Non un errore non un difetto di misura in un lancio o passaggio. Dei marziani. Il Real assiste ammutolito ad uno spettacolo che porta al gol di Villa su assist di Messi ed al 4-o dello stesso attaccante ex Valencia. Il resto è accademia con un Camp Nou in delirio di fronte alla squadra più forte del mondo e forse di sempre. Le dichiarazioni al veleno di Mourinho fanno si che il Barca non si fermi come spesso si fa in questi casi e cerchi il gol del 5-0 che in Spagna è molto importante quanto umiliante. Il gol della “manita” (termine che indica la mano con cui si salutano gli avversari in caso di pokerissimo) arriva a tempo scaduto ad opera di Jeffren. La partita finisce poi con un fallaccio di Sergio Ramos ad un fantastico Messi che costa al difensore il rosso e la rissa con molti compagni di nazionale. Finisce quindi in umiliazione il Clasico che riporta il Barcellona in testa alla classifica e finisce con la rivincita di Guardiola. Mou non può che fare meaculpa e meditare su una squadra troppo sbilanciata per affrontare il possesso palla del Barca. Ora il tecnico di Setubal è costretto a vincere qualcosa di importante perchè a Madrid certe lezioni non le dimenticano e tantomeno le mandano giù tanto facilmente.