Se a Josè Mourinho avessero dato una matita con il compito di scrivere la storia di Inter-Barcellona il tecnico di Setubal l’avrebbe narrata proprio così. Così come sognava che andasse. Così come l’aveva preparata. L’Inter è il ritratto del suo allenatore, il quale sembra incarnare ogni giocatore nerazzuro per il fuoco che arde dentro di loro. La squadra più forte del pianeta soccombe davanti alla dimostrazione di quanto nel calcio non conta solo chi è più forte o chi tiene più la palla. L’Inter annichilisce i blaugrana con pressing alto, verticalizzazioni e fisicità . La squadra dei marziani soffre dai primi minuti e si ritrova immeritatamente in vantaggio al primo tiro in porta grazie ad una discesa di Maxwell che permette a Pedro di siglare la rete dell’uno a zero Barca. La reazione di Zanetti e compagni è veemente sospinta da un pubblico magnifico che spinge i loro beniamini a credere in ogni pallone e nella rimonta. Il gol che fa esplodere la Scala del Calcio arriva e lo sigla Sneijder che infila Valdes su assist di Milito. Il primo tempo si conclude in parità con un risultato che in vista del ritorno favorirebbe la compagine di Guardiola ma lascia all’Inter la consapevolezza che la storia si può riscrivere e che il Barcellona è vulnerabile. L’inizio ripresa è un monologo nerazzuro con l’Inter che passa grazie al secondo assist della serata di Diego Milito finalizzato da Maicon. Inter 2 Barcellona 1. Il sogno finale è più vicino ma Milito decide di avvicinarlo ulteriormente. Dopo due assist il Principe chiude i conti scaraventando in rete di testa da pochi passi un errata conclusione di Sneijder. A San Siro inizia una festa che viene rovinata solo parzialmente nel finale da Balotelli. Mario entra ed inizia un’inspiegabile battaglia contro il suo pubblico, i suoi compagni e il suo allenatore. Il pubblico lo becca e l’attaccante lo provoca non rincorrendo gli avversari e sbagliando appoggi elementari. Al fischio finale toglie la maglia nerazzura e la lancia per terra venendo rimproverato dai compagni, Materazzi su tutti. Forse Mou il finale lo avrebbe scritto diversamente ma stasera va bene anche così perchè la semifinale regala un’Inter matura e la consapevolezza di essere l’unica squadra in Europa capace di vincere lasciando il pallino del gioco agli avversari. Tra una settimana il Camp Nou ci dirà se la malattia da Champions è veramente superata.
Inter d’Europa! Barcellona ridimensionato a San Siro: 3-1
Scritto da Mattia il aprile 21st, 2010
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