Al Giappone non basta un partita di contenimento attentissima per uscire indenne dal match che lo vedeva contrapposto agli Orange. Decide un gol di Sneijder all’8′ della ripresa.
A Durban è partita decisiva per le sorti del Girone E con Okada che schiera i suoi “samurai” con un attento 4-1-4-1, in cui l’unico terminale Honda, per cercare di racimolare anche un solo punto contro i quotatissimi avversari. Van Marwijk risponde con un 4-2-3-1 in cui Van der Vaart è confermato per l’assenza di Robben ed ancora una volta favorito ad Elia. Partita bloccata già dalle prime battute con la strategia dei giapponesi che appare abbastanza chiara: lasciare liberi di palleggiare difensori e centrocampisti olandesi iniziando un pressing asfissiante solo una volta che la palla giunge sulla linea dei trequartisti. Ogni azione Orange si abbatte sul muro predisposto da Okada finendo per innervosire Van Persie e compagni, incapaci per tutta la prima frazione di creare situazioni interessanti. Il portieri rimangono inoperosi per tutta la prima frazione di gara.
L’intervallo non sveglia la partita e si ha la sensazione che solo un episodio possa sbloccare l’incontro. Non è un caso che la palla salva-noia capiti sui piedi di Sneijder che dopo un’azione confusa carica il destro dal limite dell’area e batte il portiere Kawashima. Pallone insidioso e potente ma la papera dell’estremo difensore del Giappone è evidente e potrebbe costare ai suoi il Mondiale. Da questo episodio è un’altra partita. Il Giappone si scopre e inserisce tutti gli uomini offensivi presenti in panchina. L’Olanda si copre senza grandi patemi e le emozioni giungono solo nel finale con Afellay che ha la palla del raddoppio e con Okazaki che tira alto da buona posizione.
Tre punti d’oro per il Ct Van Marwijk che, nell’attesa di recupare Robben, si gode il primato solitario nel girone. Stasera un risultato favorevole tra Camerun e Danimarca potrebbe dire qualificazione. Situazione diversa per il Giappone che rimane a 3 punti e con ogni probabilità si giocherà tutto contro i danesi nell’ultima partita del girone.
Sneijder (6,5): Non disputa una partita incredibile, ma è decisivo. Ancora una volta sottolinea quanto quest’Olanda abbia bisogno di lui
Stekelemburg (6,5): il portierone olandese da molta sicurezza opponendosi a tutti gli attacchi nipponici, visti i tempi che corrono, per un portiere, anche una prestazione ordinaria merita una nota di merito.
Okazaki (6,5): entra al 76′ per Hasebe ed è l’unico a cercare la via del pareggio, non ci va lontano ma fallisce anche per i suoi limiti tecnici. E’ comunque l’unico a provarci e l’ultimo ad arrendersi
Van Der Vaart (5): seconda partita e seconda nota di demerito per il centrocampista dei galactticos, la presenza di Sneijder lo limita ma la mancanza di iniziativa nel cercarsi spazi non è giustificabile
Kawashima (5): il gol che decide la partita è colpa sua, con quel goffo tentativo di respinta regala la partita (e quasi certa qualificazione) agli olandesi.